Mattia De Monti: Il sogno della musica che prende vita in Valtellina
Oggi vi raccontiamo la storia di un giovane musicista valtellinese che, con passione e determinazione, è riuscito a trasformare il suo amore per la musica in una carriera. La sua esperienza dimostra come impegno, studio e dedizione possano aprire le porte a grandi opportunità, anche partendo da una piccola realtà locale. In questa intervista, ci parlerà del suo percorso, delle sfide affrontate e dei sogni che ancora vuole realizzare.
Ciao Mattia, grazie per essere qui con noi oggi! Come stai?
Ciao, tutto bene, grazie!
Raccontaci brevemente chi sei e che tipo di musica fai.
Sono un ragazzo di 20 anni che, oltre a studiare al Conservatorio di Milano, si dedica alla direzione e alla didattica musicale per ragazzi, collaborando con alcune realtà bandistiche della Valtellina.
Quando hai iniziato a interessarti alla musica?
Il mio interesse per la musica è nato per caso, a 6 anni, quando trascorrevo i sabati mattina a fare i compiti da mia zia a Casacce. Aveva un pianoforte a muro e, un giorno, me lo fece provare. Da quel momento, tutto è cambiato.
C’è stato un momento preciso in cui hai capito che volevi fare della musica il tuo lavoro?
Sì, durante la prima fase della pandemia. Ho sfruttato quei mesi per approfondire lo studio delle percussioni sinfoniche, come timpani, tamburo e xilofono. Grazie a quel periodo di intenso lavoro, nel maggio 2021 sono stato ammesso al Conservatorio di Milano, dove continuo il mio percorso.
Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?
Ho iniziato con la scuola allievi della Società Filarmonica di Ponte in Valtellina, dove tuttora insegno e dirigo. All’inizio suonavo il sassofono, ma presto mi sono innamorato delle percussioni, che ho iniziato a suonare sia nell’orchestra delle scuole medie che nella banda.
C’è stato qualcuno che ti ha particolarmente ispirato o supportato lungo il cammino?
Assolutamente. Mio cugino, trombettista e percussionista, è stato tra i primi a spingermi verso la banda. Anche il mio primo insegnante di sassofono e il mio professore di pianoforte alle scuole medie, Enrico, hanno avuto un ruolo fondamentale.
Come sei riuscito a trasformare la tua passione in una carriera?
Grazie alla serietà e disponibilità con cui ho affrontato ogni opportunità. Questo atteggiamento mi ha permesso di ottenere gli incarichi attuali e di crescere professionalmente.
Quali difficoltà hai incontrato e come le hai superate?
Le difficoltà principali sono state gestire gruppi musicali con livelli di preparazione molto diversi e dialogare con tante persone, ciascuna con il proprio punto di vista. Ho imparato a mantenere il confronto aperto e costruttivo, cercando sempre di far emergere il mio metodo di lavoro.
Che tipo di lavoro fai ora nel mondo della musica? È come te lo aspettavi?
Al momento insegno a giovani musicisti delle scuole allievi delle bande di Ponte in Valtellina, Tresivio, Grosio e Morbegno. Inoltre, dirigo la Filarmonica di Ponte in Valtellina e la Banda di Tresivio. È un lavoro che richiede molto impegno, ma la soddisfazione di vedere i risultati nei miei allievi e nei musicisti che seguo ripaga ogni sforzo.
Qual è stata la tua più grande sfida finora?
Esibirmi come strumentista solista. Non è mai stato qualcosa di spontaneo per me, ma affrontando queste esperienze con disciplina e apprezzando i miei progressi, sono riuscito a superare molte delle mie insicurezze.
C’è un momento che ricordi con particolare soddisfazione?
Il mio lavoro con le bande amatoriali è un percorso continuo, dove ogni piccolo risultato è motivo di soddisfazione. Non c’è un momento preciso che considero un traguardo finale, ma piuttosto una serie di successi che mi spingono a fare sempre meglio.
Cosa sogni per il futuro della tua carriera musicale?
Vorrei perfezionarmi ulteriormente nella direzione bandistica. Attualmente sto frequentando un corso avanzato all’Istituto Superiore Europeo Bandistico e spero di ottenere incarichi sempre più rilevanti, sia dal punto di vista artistico che professionale.
Che consiglio daresti a chi, come te, sogna di lavorare con la musica?
Non abbiate paura di fare esperienze umili o di affrontare il “lavoro sporco”. Crescete professionalmente, sviluppate un vostro approccio e restate sempre umili. Con pazienza e dedizione, ogni obiettivo diventa raggiungibile.
Grazie mille per aver condiviso la tua storia con noi. Dove possiamo seguirti per rimanere aggiornati sui tuoi progetti?
Seguite le pagine Facebook delle mie bande, Società Filarmonica di Ponte in Valtellina APS e Banda di Tresivio. Su Instagram potete trovarmi come @mattiademontimusician, anche se pubblico poco. Infine, per le mie composizioni e arrangiamenti, c’è il mio canale YouTube, Mattia De Monti.