loading
loading

Dalla Valtellina ad Istanbul con il Basket: l’esperienza internazionale di 5 giovani talenti

Categoria: Storie Vincenti
Visite: 44

L'esperienza di Francesco, uno dei 5 giocatori

Quando è nata la tua passione per il basket?

Ciao, mi chiamo Francesco, ho 18 anni e gioco a basket. La mia passione è nata durante il lockdown del 2020: ero chiuso in casa e dovevo trovare qualcosa per far passare il tempo. Così ho iniziato a prendere in mano un pallone e a muovermi un po’. Mi sono appassionato sin da subito e passavo intere giornate a tirare la palla nel terrazzo di casa. Prima giocavo a calcio, ma la palla a spicchi ha preso subito il sopravvento.

C’è stato un momento in cui hai capito che questo sport sarebbe diventato qualcosa di importante per te?

Sì, direi che è successo con la fine del lockdown, quando ho potuto finalmente iniziare a giocare davvero. Ho iniziato il mio percorso agonistico e mi ha portato a vivere esperienze bellissime, non solo di basket ma anche di vita, grazie alle persone che ho incontrato. Da lì il basket è diventato il centro attorno al quale ruotava tutta la mia vita: impegni, cose da fare… facevo tutto in funzione del basket, e posso dire che ancora oggi è così.

Ci sono stati allenatori, giocatori o momenti particolari che ti hanno ispirato nel tuo percorso?

Non c’è una persona specifica: direi che sono state proprio le esperienze e le persone conosciute lungo il percorso a ispirarmi, rendendo questo sport così importante per me.

L’Esperienza con YouthLab

Grazie al progetto YouthLab io e alcuni miei amici abbiamo avuto la fortuna di vivere una bellissima esperienza di sport e cultura in Turchia. L’ho conosciuto proprio attraverso questa opportunità.

Raccontaci un po’ dell’esperienza in Turchia: com’è stato allenarsi a Istanbul con una squadra turca?

In Turchia ci siamo confrontati con un modo di intendere e giocare a pallacanestro totalmente diverso da quello a cui eravamo abituati in Italia. Dagli esercizi all’approccio, dalle regole ai concetti: era tutto nuovo.

Com’è stato il confronto con una realtà sportiva diversa da quella italiana?

A rendere il tutto ancora più speciale era la cultura che si respirava in ogni angolo della strada, odori, colori, edifici diversi da quello a cui siamo abituati insomma una realtà tutta nuova che ci permetteva di conoscere sfaccettature diverse della nostra passione. È stato molto interessante, perché abbiamo visto un altro modo di vivere lo sport che comunque ci accomunava tutti. Un confronto che ci ha fatto scoprire sfumature nuove della nostra passione.

Quali sono stati i momenti più belli o sorprendenti della settimana?

Abbiamo vissuto la settimana come un unico grande e bellissimo momento. Le vedute in centro a Istanbul, la cucina tradizionale, le persone conosciute… sono tutti ricordi che ci porteremo dietro e che hanno arricchito ancora di più questa splendida esperienza.

Com’era l’intesa con i tuoi amici e compagni di viaggio? Vi ha uniti ancora di più?

L’affiatamento ha sicuramente facilitato tutto. Siamo praticamente migliori amici, ci vediamo sempre e condividiamo praticamente tutto. Questo viaggio è stato un altro da spuntare nella lista di quelli fatti insieme — e di quelli che spero faremo ancora per molti anni.

Cosa ti ha lasciato questa esperienza, sia a livello sportivo che personale?

Ho imparato molto: ho conosciuto una cultura molto diversa dalla mia sotto tanti punti di vista. Ho incontrato luoghi e persone che hanno arricchito il mio bagaglio di esperienze, che spero continui a crescere sempre. Sapere che tutto questo avviene grazie alla pallacanestro mi rende molto orgoglioso e grato di tutto il percorso fatto finora.

Dopo questa esperienza, come vedi il tuo futuro nel basket?

Personalmente mi vedo ancora con la palla in mano. La passione e la voglia di confrontarmi sono ancora tante, quindi non c’è pericolo che io smetta.

Hai nuovi sogni o obiettivi?

Per ora voglio continuare a giocare. Più avanti vedremo cosa mi riserverà la vita, ma sono sicuro che un terrazzino e qualche minuto per fare due tiri li troverò sempre.


Contatti e informazioni

+39 349 31 46 663

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.